sabato 23 febbraio 2008

Sta arrivando il WiMax

Ma, che cos' è?!?
Il Wimax è un sistema di trasmissione senza cavi, wireless, che consente di offrire accessi alla banda larga e a Internet nel raggio di parecchi chilometri per ogni antenna. Una specie di Wi-Fi su base geografica, invece che casalinga.
È una tecnologia che è nata negli Stati Uniti e che in Europa ha trovato parecchi ostacoli posti dai grandi gestori delle telecomunicazioni che la trovano alternativa alla banda larga fissa (l'ADSL) e a quella mobile, l'UMTS.

In realtà, oltre alla libertà di potersi connettere in qualsiasi luogo ci si trovi, il Wimax offrirà
l'accesso alla banda larga anche nelle zone meno ricche e più montuose del Paese, dove l'ADSL non è ancora arrivata e non arriverà mai perché il numero degli utenti potenziali non riuscirebbe mai a coprire i costi di installazione e gestione della rete.

In una società come la nostra , il Digital divide è così diffuso?

Ebbene si. Il DD è ancora un grande problema nel nostro Paese.
Ci sono famiglie, aziende, pubbliche amministrazioni che sono escluse dai vantaggi dell’accesso a Internet veloce, condannate ad accumulare ritardo e isolamento rispetto al resto d’Italia.
Secondo le stime, sono circa 10 milioni gli italiani che ancora oggi non possono navigare in rete ad alta velocità. Degli 8103 comuni, 5800, che contano meno di 5000 abitanti, hanno grosse difficoltà per l’accesso a Internet a banda larga.
La penetrazione della banda larga è attualmente stimata intorno al 14%: un dato che pone l’Italia indietro rispetto alla media europea. Basti pensare che le zone rurali da noi sono coperte al 44%, contro una media Ue del 65%. La stessa Commissione Europea è intervenuta per sottolineare come la scarsa copertura della banda larga in Italia sia «preoccupante e inadeguata per lo sviluppo di applicazioni avanzate».

RIFLETTIAMO…….
Il maggiore problema per la diffusione del WiMax è legato al fatto che in Italia, come in altri Paesi, le frequenze su cui viaggiano le sue onde radio, sono in uso al Ministero della Difesa.
Per cedere queste frequenze al Ministero delle Comunicazioni, la Difesa ha chiesto una compensazione economica che dovrebbe coprire i costi della riconversione dei radar su altre frequenze.
Dopo anni di trattative, si è raggiunta un’intesa: le frequenze passeranno a breve al Ministero delle Comunicazioni che, entro l’anno, le metterà all’asta tra gli operatori interessati.
Tante sono le aziende pronte a parteciparvi.
Gli analisti ritengono che il meccanismo del bando di gara, grazie all'effetto dei rilanci d'asta, favorirà chi è più ricco e quindi i gestori maggiori, come Telecom e Vodafone.

RIFLETTIAMO ASSIEME……..
“Se il WiMax finisce in mano agli avvoltoi delle compagnie telefoniche, verrà trasformato in una me..da ad alto costo. Peggio dell’ADSL.”, sono queste, le parole di Beppe Grillo dette durante una “conferenza”.

> Ogni cittadino dovrebbe avere per nascita il diritto di accesso alla conoscenza <

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