venerdì 16 aprile 2010


•WiMax, acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access, è una tecnologia che consente la trasmissione a banda larga, senza fili ed a basso costo;
•la facilità di implementazione e la possibilità di essere sfruttata su qualsiasi tipo di territorio, a prescindere dalle caratteristiche geografiche o topografiche, la rende particolarmente competitiva sul mercato.

WiMax e digital divide

Cos'è il Wi-Max e cosa si fa con esso? Il sistema è un'evoluzione del "Wi-Fi", la tecnologia wireless che consente oggi di collegarsi a Internet con il proprio computer portatile all'interno di aree delimitate (tipicamente un ufficio o un'abitazione) senza dover connettere fisicamente l'apparecchio ad un modem: la trasmissione avviene attraverso onde radio. Il Wi-Max ha esteso la distanza nella quale è possibile connettersi "senza fili" ad Internet (fino a 50 km, ma con pochi ripetitori si può raggiungere qualunque località), ma soprattutto ne ha esteso la velocità di trasmissione (teoricamente fino a 7,5 volte quella attualmente disponibile su fibra ottica) e la larghezza di banda, cioè lo "spazio virtuale" su cui possono viaggiare le informazioni.

Perchè non è ancora stato applicato a livello "cittadino"? Il motivo principale per cui questa tecnologia non è ancora stata applicata è che le grandi compagnie telefoniche che dovrebbero gestirne la diffusione non hanno molto interesse a portare avanti l'iniziativa, in quanto

mercoledì 7 aprile 2010

Cascate

Una cascata è generata da un fiume in quel punto in cui l'acqua, a causa del dislivello, precipita invece di scorrere.Generalmente le cascate si formano lungo i corsi dei fiumi perché, in un tratto del loro corso, la parte del terreno su cui scorrono è meno resistente all'erosione rispetto alla parte sovrastante; con l'andare del tempo si forma un dislivello tra le due parti e viene così generata una cascata che può crescere in altezza lentamente con il passare degli anni.

Alcune cascate si formano nell'ambiente montano dove l'erosione è più rapida e il corso della corrente può essere soggetto a cambiamenti repentini. In questi casi per la formazione della cascata non sono necessari svariati anni di erosione. 

In altri casi la formazione di una cascata può essere "istantanea" a causa di processi geologici molto violenti come terremoti od eruzioni vulcaniche, come nel caso dell'Islanda che possiede più di diecimila cascate.Le cascate possono anche essere artificiali, fatte per abbellire giardini o il paesaggio o dovute a chiuse e a dighe costruite per creare un lago artificiale durante il corso del fiume.

sabato 8 marzo 2008

Guida al business blog - PMI.IT


11 regole fondamentali per pianificare, costruire e soprattutto mantenere un blog aziendale che funzioni, permettendo all'impresa di trarne il massimo vantaggio evitando episodi spiacevoli.

Utilizzare i blog come nuova piattaforma di marketing richiede la conoscenza perfetta dello strumento, delle sue regole non scritte e della comunicazione che si può fare o non fare grazie a questo nuovo tool. La seguente analisi propone alcuni consigli da tenere presenti nella realizzazione di un buon business blog, un'operazione a prima vista semplice ma che può portare a conseguenze per l'immagine aziendale se sottovalutata.

Il blog è gratuito ma il tempo è denaro. È possibile pubblicare un proprio blog aziendale senza spendere nemmeno un euro ma bisogna entrare nell'ottica che si tratta un lavoro che va seguito nel tempo e con la giusta competenza. Smettere di occuparsene significa vanificare risultati acquisiti con impegno. Quindi scegliete di attivare un blog aziendale solo se decidete di investire realmente in questa direzione, e solo dopo aver realmente capito a che cosa state andando incontro.

1. Scegliete attentamente il nome del vostro blog. Il titolo del blog è come il titolo delle pagine web che sfogliamo quotidianamente. Quel titolo viene letto ed indicizzato dai motori di ricerca. Una scelta fuori tema vi penalizzerà dal punto di vista della raggiungibilità e della rintracciabilità. Ricordate che il blog è uno strumento di comunicazione che vi contraddistingue all'interno di una nicchia di mercato ben precisa. Pensate cose succederebbe se aveste un blog sulla pasta fatta in casa che si chiama: "A tutto sugo". Apparentemente potrebbe sembrare correttamente contestualizzato ma, ad una seconda riflessione converremo tutti che non viene menzionata nemmeno lontanamente la keyword "pasta".

2. Prima di parlare, ascoltate. E alla stessa maniera prima ancora di mettervi a scrivere prendetevi la briga di leggere i blog altrui. Cercate di resistere alla voglia di scrivere e di veder popolato di articoli il vostro archivio digitale: concedetevi di capire cosa troverete esattamente nell'incredibile mondo della blogosfera. Se volete veramente trovare blog importanti e significativi andate su motori di ricerca specifici per i blog come Technorati. Rimanete in contatto con altri blog differenti dal vostro o che trattano argomenti affini al vostro. Per farlo la maniera migliore è quello di scaricare un aggregatore di RSS. Si tratta di software gratuiti che vi permettono di avere in un'unica schermata e in modo praticamente automatico tutti gli aggiornamenti dei vostri blog preferiti.

3. KIS, ovvero "Keep It Simple", che letteralmente significa: mantienilo semplice. E aggiungiamo focalizzato sull'argomento che avete scelto. Evitate di "sovraccaricare" il vostro blog con argomenti ridondanti o che tendono ad uscire troppo dal tema. Non trasformate il vostro blog nella stanza della "catarsi". Ricordate che avete scelto un tema, un argomento portante che, si suppone, ha a che fare con la vostra attività e con la vostra azienda. Se uscite da questo binario potreste indebolire molto velocemente l'interesse dei vostri lettori.

4. Dimostrate Passione. Prendetevi cura del vostro blog, postate spesso. Questo è uno degli ingredienti di maggiore successo. Come in ogni buona relazione "dovete esserci" e inserire regolarmente nuovi post per tenere acceso l'interesse verso il vostro contenitore. Non limitatevi a scrivere dei report o, peggio (molto peggio) non mettetevi a fare i "commerciali" sul vostro blog: è il miglior modo per perdere di credibilità. Ricordate che il blog è uno strumento di conversational marketing, ossia basato sulla conversazione. Ascoltare qualcuno che parla con linguaggio formale ci ricorda che preferiamo le persone più disinvolte, naturali e vicine a noi. Non abbiate paura di dimostrare la vostra passione, i vostri punti di vista su un argomento. E non abbiate paura di scrivere troppo spesso. Meglio interventi brevi che monolitici. Fate sapere che ci siete, che avete voglia di fare e che volete farlo spesso. Scrivete per dire qualcosa, non per vendere. Ricordate che l'utente sceglie di leggere perché è interessato a qualcosa. Se vi impegnate a raccontare quanto siete bravi e quanto sono raccomandabili i prodotti che realizzate, il pericolo è che non siate così interessanti, se non per voi stessi. In questo caso avrete perso un altro utente o, forse, tutti.

5. Bloggate autorevolmente. Ovvero: scrivete solo di ciò che vi compete. Rimanete sul vostro binario senza sconfinare in quello altrui. Le cattive notizie viaggiano velocemente sulla Rete, e potreste ritrovarvi con una fama poco lusinghiera se assumeste un atteggiamento saccente su qualcosa che non rientra nelle vostre reali competenze. Voi siete degli esperti nel vostro settore. Assicuratevi di parlare di quello.

6. Non abbiate paura dei commenti. Sono essenziali alla natura stessa del blog. Se non consentite i commenti allora siete disponibili solo ai monologhi e non è lo spirito migliore con cui iniziare a bloggare, soprattutto per un'azienda. Dare la possibilità ai vostri lettori di lasciare dei commenti dimostra apertura, disponibilità al confronto, maturità e anche sicurezza. Incentivare i commenti vi permetterà di avere più feedback più velocemente e gratuitamente su tutto ciò che state facendo. Oggi esiste un diffusissimo sentimento anti aziendale dovuto essenzialmente all'incapacità delle grandi aziende di ascoltare le persone e non i numeri. Recuperare la capacità di ascolto può farci scoprire verità estremamente interessanti. Per questo è importante evitare gli argomenti ridondanti o chiusi. Puntate a scrivere cose interessanti e che possano creare dibattito piuttosto che pubblicare lettere chiuse, fini a se stesse.

7. Ricordatevi di mettere i vostri recapiti. Non è così banale: spesso si è così occupati a riempire il blog di contenuti che ci dimentichiamo che le persone potrebbero voler contattarvi personalmente per trattare un affare con voi. Uno degli scopi finali del business blog è quello di fare business. Se vi dimenticate di inserire il vostro indirizzo email o un recapito telefonico... forse avete perso un'occasione.

8. Case History. Utilizzate il vostro business blog per raccontare storie, riportare risultati di ricerca, di analisi, casi di successo. Tutti i vostri lettori sono in cerca di due cose: storie e dati. La storia è il lato umano, i dati sono quello strumentale. Entrambi sono necessari e se manca uno dei due finisce lo scopo del business blog.

9. Non temete i link ai concorrenti. Il vostro blog deve essere una risorsa, non l'equivalente della carta moschicida. Non fate finta che che il mondo intorno a voi non esista. Esistono i vostri concorrenti, esistono i vostri "nemici" ed esistono anche prodotti e aziende migliori delle vostre: ciò che non metterete nei link i vostri lettori lo troveranno da soli. Linkate, linkate, linkate e avrete in cambio una marea di link da parte dei vostri lettori.

10. Il mondo fuori dal blog esiste, e non dovete averne paura. Se create un blog di successo e venite apprezzati dalla vostra community approfittate anche delle occasioni che vi vengono offerte nel mondo reale. Esistono raduni, panel, congressi a cui potreste essere invitati proprio grazie al vostro blog. Non perdete queste occasioni di farvi conoscere ulteriormente.

11. Tenete sotto controllo i referrer, è il modo migliore per capire se qualcuno di nuovo ha scelto di mettere un link al vostro blog sul suo sito o blog. Questo sistema vi consente di vedere cosa gli altri hanno detto (o scritto) di voi e capire anche meglio come e quando diventa necessario raddrizzare il tiro oppure querelare qualcuno.

FONTE: www.pmi.it