tag:blogger.com,1999:blog-86485276457262695622023-11-16T07:22:32.917+01:00Quinta in ReteBlog della Classe 5 ITC Don Bosco di VeronaMr.Ghttp://www.blogger.com/profile/02773433957234755419noreply@blogger.comBlogger38125tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-37205548304021492142012-05-05T17:50:00.001+02:002012-05-05T17:50:41.467+02:00Giacomo Devoto Gian Carlo Oli, il DEV... Libri Mondadori Education<a href="http://www.mondadorieducation.it/libro/giacomo-devoto-gian-carlo-oli/il-devoto-oli-2012-vocabolario-della-lingua-italiana-con-dvd-rom-e-online/120900031579#.T6VMOUfpU3A.blogger">Giacomo Devoto Gian Carlo Oli, il DEV... Libri Mondadori Education</a>Ghido Productionhttp://www.blogger.com/profile/12514302277437965790noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-71087708705729139092010-04-16T08:50:00.000+02:002010-04-16T08:50:06.699+02:00<div><br />
•WiMax, acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access, è una tecnologia che consente la trasmissione a banda larga, senza fili ed a basso costo;<br />
•la facilità di implementazione e la possibilità di essere sfruttata su qualsiasi tipo di territorio, a prescindere dalle caratteristiche geografiche o topografiche, la rende particolarmente competitiva sul mercato.</div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-15362899534925491492010-04-16T08:49:00.000+02:002010-04-16T08:49:51.548+02:00WiMax e digital divide<span style="font-weight: bold;">Cos'è il Wi-Max e cosa si fa con esso?</span> Il sistema è un'evoluzione del "Wi-Fi", la tecnologia wireless che consente oggi di collegarsi a Internet con il proprio computer portatile all'interno di aree delimitate (tipicamente un ufficio o un'abitazione) senza dover connettere fisicamente l'apparecchio ad un modem: la trasmissione avviene attraverso onde radio. Il Wi-Max ha esteso la distanza nella quale è possibile connettersi "senza fili" ad Internet (fino a 50 km, ma con pochi ripetitori si può raggiungere qualunque località), ma soprattutto ne ha esteso la velocità di trasmissione (teoricamente fino a 7,5 volte quella attualmente disponibile su fibra ottica) e la larghezza di banda, cioè lo "spazio virtuale" su cui possono viaggiare le informazioni.<br />
<br />
<span style="font-weight: bold;">Perchè non è ancora stato applicato a livello "cittadino"? </span>Il motivo principale per cui questa tecnologia non è ancora stata applicata è che le grandi compagnie telefoniche che dovrebbero gestirne la diffusione non hanno molto interesse a portare avanti l'iniziativa, in quantoGhido Productionhttp://www.blogger.com/profile/12514302277437965790noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-21774393056224588332010-04-07T14:13:00.000+02:002010-04-07T14:13:24.270+02:00Cascate<div style="text-align: justify;">Una <b>cascata</b> è generata da un fiume in quel punto in cui l'acqua, a causa del dislivello, precipita invece di scorrere.Generalmente le <b>cascate si formano lungo i corsi </b>dei <i><b><span style="color: red;">fiumi perché</span></b></i>, in un tratto del loro corso, la parte del terreno su cui scorrono è meno resistente all'erosione rispetto alla parte sovrastante; con l'andare del tempo si forma un dislivello tra le due parti e viene così generata una cascata che può crescere in altezza lentamente con il passare degli anni.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.pacavillage.com/images/BackgroundMarmore-001.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.pacavillage.com/images/BackgroundMarmore-001.jpg" width="173" /></a></div><div style="text-align: justify;">Alcune cascate si formano nell'ambiente montano dove l'erosione è più rapida e il corso della corrente può essere soggetto a cambiamenti repentini. In questi casi per la formazione della cascata non sono necessari svariati anni di erosione. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">In altri casi la formazione di una cascata può essere "istantanea" a causa di processi geologici molto violenti come terremoti od eruzioni vulcaniche, come nel caso dell'Islanda che possiede più di diecimila cascate.Le cascate possono anche essere artificiali, fatte per abbellire giardini o il paesaggio o dovute a chiuse e a dighe costruite per creare un lago artificiale durante il corso del fiume.</div>Edoardohttp://www.blogger.com/profile/11966067125445141274noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-29948082963616345542008-03-08T10:22:00.003+01:002008-03-08T10:32:50.909+01:00Guida al business blog - PMI.IT<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.pmi.it/img/contenuti/001601.png"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 200px;" src="http://www.pmi.it/img/contenuti/001601.png" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;"><span class="descrizione">11 regole fondamentali per pianificare, costruire e soprattutto mantenere un blog aziendale che funzioni, permettendo all'impresa di trarne il massimo vantaggio evitando episodi spiacevoli.</span><br /><br /></div><p style="text-align: justify;">Utilizzare i blog come nuova piattaforma di marketing richiede la conoscenza perfetta dello strumento, delle sue regole non scritte e della comunicazione che si può fare o non fare grazie a questo nuovo tool. La seguente analisi propone alcuni consigli da tenere presenti nella realizzazione di un buon <strong>business blog</strong>, un'operazione a prima vista semplice ma che può portare a conseguenze per l'immagine aziendale se sottovalutata.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;">Il blog è gratuito ma il tempo è denaro. È possibile pubblicare un proprio blog aziendale senza spendere nemmeno un euro ma bisogna entrare nell'ottica che si tratta un lavoro che va seguito nel tempo e con la giusta competenza. Smettere di occuparsene significa vanificare risultati acquisiti con impegno. Quindi scegliete di attivare un blog aziendale solo se decidete di investire realmente in questa direzione, e solo dopo aver realmente capito a che cosa state andando incontro.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><strong>1. Scegliete attentamente il nome del vostro blog</strong>. Il titolo del blog è come il titolo delle pagine web che sfogliamo quotidianamente. Quel titolo viene letto ed indicizzato dai motori di ricerca. Una scelta fuori tema vi penalizzerà dal punto di vista della raggiungibilità e della rintracciabilità. Ricordate che il blog è uno strumento di comunicazione che vi contraddistingue all'interno di una nicchia di mercato ben precisa. Pensate cose succederebbe se aveste un blog sulla pasta fatta in casa che si chiama: "A tutto sugo". Apparentemente potrebbe sembrare correttamente contestualizzato ma, ad una seconda riflessione converremo tutti che non viene menzionata nemmeno lontanamente la keyword "pasta".</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><strong>2. Prima di parlare, ascoltate</strong>. E alla stessa maniera prima ancora di mettervi a scrivere prendetevi la briga di leggere i blog altrui. Cercate di resistere alla voglia di scrivere e di veder popolato di articoli il vostro archivio digitale: concedetevi di capire cosa troverete esattamente nell'incredibile mondo della blogosfera. Se volete veramente trovare blog importanti e significativi andate su motori di ricerca specifici per i blog come Technorati. Rimanete in contatto con altri blog differenti dal vostro o che trattano argomenti affini al vostro. Per farlo la maniera migliore è quello di scaricare un aggregatore di RSS. Si tratta di software gratuiti che vi permettono di avere in un'unica schermata e in modo praticamente automatico tutti gli aggiornamenti dei vostri blog preferiti.</p><div style="text-align: justify;"><strong>3. KIS, ovvero "Keep It Simple"</strong>, che letteralmente significa: mantienilo semplice. E aggiungiamo focalizzato sull'argomento che avete scelto. Evitate di "sovraccaricare" il vostro blog con argomenti ridondanti o che tendono ad uscire troppo dal tema. Non trasformate il vostro blog nella stanza della "catarsi". Ricordate che avete scelto un tema, un argomento portante che, si suppone, ha a che fare con la vostra attività e con la vostra azienda. Se uscite da questo binario potreste indebolire molto velocemente l'interesse dei vostri lettori.<br /><br /></div><p style="text-align: justify;"><strong>4. Dimostrate Passione</strong>. Prendetevi cura del vostro blog, postate spesso. Questo è uno degli ingredienti di maggiore successo. Come in ogni buona relazione "dovete esserci" e inserire regolarmente nuovi post per tenere acceso l'interesse verso il vostro contenitore. Non limitatevi a scrivere dei report o, peggio (molto peggio) non mettetevi a fare i "commerciali" sul vostro blog: è il miglior modo per perdere di credibilità. Ricordate che il blog è uno strumento di conversational marketing, ossia basato sulla conversazione. Ascoltare qualcuno che parla con linguaggio formale ci ricorda che preferiamo le persone più disinvolte, naturali e vicine a noi. Non abbiate paura di dimostrare la vostra passione, i vostri punti di vista su un argomento. E non abbiate paura di scrivere troppo spesso. Meglio interventi brevi che monolitici. Fate sapere che ci siete, che avete voglia di fare e che volete farlo spesso. Scrivete per dire qualcosa, non per vendere. Ricordate che l'utente sceglie di leggere perché è interessato a qualcosa. Se vi impegnate a raccontare quanto siete bravi e quanto sono raccomandabili i prodotti che realizzate, il pericolo è che non siate così interessanti, se non per voi stessi. In questo caso avrete perso un altro utente o, forse, tutti. </p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><strong>5. Bloggate autorevolmente</strong>. Ovvero: scrivete solo di ciò che vi compete. Rimanete sul vostro binario senza sconfinare in quello altrui. Le cattive notizie viaggiano velocemente sulla Rete, e potreste ritrovarvi con una fama poco lusinghiera se assumeste un atteggiamento saccente su qualcosa che non rientra nelle vostre reali competenze. Voi siete degli esperti nel vostro settore. Assicuratevi di parlare di quello.</p><div style="text-align: justify;"><strong>6. Non abbiate paura dei commenti</strong>. Sono essenziali alla natura stessa del blog. Se non consentite i commenti allora siete disponibili solo ai monologhi e non è lo spirito migliore con cui iniziare a bloggare, soprattutto per un'azienda. Dare la possibilità ai vostri lettori di lasciare dei commenti dimostra apertura, disponibilità al confronto, maturità e anche sicurezza. Incentivare i commenti vi permetterà di avere più feedback più velocemente e gratuitamente su tutto ciò che state facendo. Oggi esiste un diffusissimo sentimento anti aziendale dovuto essenzialmente all'incapacità delle grandi aziende di ascoltare le persone e non i numeri. Recuperare la capacità di ascolto può farci scoprire verità estremamente interessanti. Per questo è importante evitare gli argomenti ridondanti o chiusi. Puntate a scrivere cose interessanti e che possano creare dibattito piuttosto che pubblicare lettere chiuse, fini a se stesse.<br /><br /></div><p style="text-align: justify;"><strong>7. Ricordatevi di mettere i vostri recapiti</strong>. Non è così banale: spesso si è così occupati a riempire il blog di contenuti che ci dimentichiamo che le persone potrebbero voler contattarvi personalmente per trattare un affare con voi. Uno degli scopi finali del business blog è quello di fare business. Se vi dimenticate di inserire il vostro indirizzo email o un recapito telefonico... forse avete perso un'occasione.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><strong>8. Case History</strong>. Utilizzate il vostro business blog per raccontare storie, riportare risultati di ricerca, di analisi, casi di successo. Tutti i vostri lettori sono in cerca di due cose: storie e dati. La storia è il lato umano, i dati sono quello strumentale. Entrambi sono necessari e se manca uno dei due finisce lo scopo del business blog.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><strong>9. Non temete i link ai concorrenti</strong>. Il vostro blog deve essere una risorsa, non l'equivalente della carta moschicida. Non fate finta che che il mondo intorno a voi non esista. Esistono i vostri concorrenti, esistono i vostri "nemici" ed esistono anche prodotti e aziende migliori delle vostre: ciò che non metterete nei link i vostri lettori lo troveranno da soli. Linkate, linkate, linkate e avrete in cambio una marea di link da parte dei vostri lettori. </p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><strong>10. Il mondo fuori dal blog esiste</strong>, e non dovete averne paura. Se create un blog di successo e venite apprezzati dalla vostra community approfittate anche delle occasioni che vi vengono offerte nel mondo reale. Esistono raduni, panel, congressi a cui potreste essere invitati proprio grazie al vostro blog. Non perdete queste occasioni di farvi conoscere ulteriormente.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><strong>11. Tenete sotto controllo i referrer</strong>, è il modo migliore per capire se qualcuno di nuovo ha scelto di mettere un link al vostro blog sul suo sito o blog. Questo sistema vi consente di vedere cosa gli altri hanno detto (o scritto) di voi e capire anche meglio come e quando diventa necessario raddrizzare il tiro oppure querelare qualcuno.</p>FONTE: <a href="http://www.pmi.it/marketing/articoli/1601/p1/guida-al-business-blog.html">www.pmi.it</a>Mr.Ghttp://www.blogger.com/profile/02773433957234755419noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-39358757691709488972008-02-23T13:04:00.002+01:002008-02-23T13:14:33.692+01:00<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMdhS-z8gKDfA1L5UH7Bt-sgXaP1d_Qu1RNR_oi7-WzHIcqcHjy2v3v6I0mVAibZTYujCIs7o9ElZsYOsB2145QQd1FDaTpkVMbUrRO4TJJWnPZTJPiuiQTWHBGG4YsgS7Q024m5EAHZg/s1600-h/Immagine1.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5170147828313422002" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMdhS-z8gKDfA1L5UH7Bt-sgXaP1d_Qu1RNR_oi7-WzHIcqcHjy2v3v6I0mVAibZTYujCIs7o9ElZsYOsB2145QQd1FDaTpkVMbUrRO4TJJWnPZTJPiuiQTWHBGG4YsgS7Q024m5EAHZg/s320/Immagine1.jpg" border="0" /></a><br /><div align="left"><span style="color:#cc33cc;">WIMAX<br /></span><em>Il “WiMAX”</em> è una tecnologia che consente l'accesso a reti di telecomunicazioni a banda larga e senza fili.<br /></div><br /><div align="left"><span style="color:#006600;"><strong><span style="color:#3366ff;">Vantaggi:</span></strong><br /></span>•consente di allargare a molti milioni di persone gli accessi ad Internet senza fili<br />•basso costo<br />•relativa facilità di implementazione della struttura<br />•utilizzo su qualsiasi tipo di territorio dall’urbano al rurale<br />•è una tecnologia che dovrebbe ridurre il digital divide<br /></div><br /><div align="left"><strong><span style="color:#cc66cc;">DIGITAL DIVIDE<br /></span></strong><span style="color:#33cc00;"><strong></strong></span></div><br /><div align="left"><span style="color:#33cc00;"><strong>Che cos’è?</strong></span></div><br /><div align="left">E’ quel divario esistente tra le persone che possono accedere alle nuove tecnologie e quelle che invece non hanno questa possibilità.<br /></div><br /><div align="left"><strong><span style="color:#cc0000;">Cause:</span></strong><br />Le cause di questo divario vengono ricercate soprattutto nello sviluppo economico di un paese.<br /><br /><span style="color:#ffcc00;"><strong><span style="color:#9999ff;">E’ POSSIBILE RISOLVERE IL PROBLEMA???</span><br /></strong></span>Il problema è difficilmente risolvibile perché il <span style="color:#ff0000;">CIRCOLO VIZIOSO</span> <span style="color:#ff0000;">della POVERTA’</span>, porta questi paesi ad essere di continuo esclusi da quelle che invece sono le politiche di sviluppo e arricchimento dei paesi ricchi.<br /><br />SI CERCA COMUNQUE DI TENTARE DI RISOLVERE IL PROBLEMA …<br />SI<br />Attraverso INIZIATIVE che si occupino di divulgare infrastrutture e sapere. </div>perizhttp://www.blogger.com/profile/12999944279358368455noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-41652154534122816882008-02-23T12:51:00.005+01:002008-02-23T13:05:15.373+01:00Sta arrivando il WiMax<div align="justify"><span style="font-size:85%;"><span style="font-family:arial;"><span style="font-size:78%;"><span style="color:#00cccc;"><strong><em>Ma, che cos' è?!?</em> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgArTiMG3zBFnOLrWwt_-xi1J0zGjULtRP3vmYbQTr0yGk3IGpOOceqQqVMmZ3fPOo4CftHGbMEEAeohhyDjZ1Dmofflqg2emiYrjzuuxK2wUuCv4Y2BfzEVq6lbXXNGxcix3M2f4to36ub/s1600-h/fili+tagliati.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5170143910179336098" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 84px; CURSOR: hand; HEIGHT: 105px" height="170" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgArTiMG3zBFnOLrWwt_-xi1J0zGjULtRP3vmYbQTr0yGk3IGpOOceqQqVMmZ3fPOo4CftHGbMEEAeohhyDjZ1Dmofflqg2emiYrjzuuxK2wUuCv4Y2BfzEVq6lbXXNGxcix3M2f4to36ub/s200/fili+tagliati.jpg" width="144" border="0" /></a><br /></strong></span>Il Wimax è un sistema di trasmissione senza cavi, wireless, che consente di offrire accessi alla banda larga e a Internet nel raggio di parecchi chilometri per ogni antenna. Una specie di Wi-Fi su base geografica, invece che casalinga.<br />È una tecnologia che è nata negli Stati Uniti e che in Europa ha trovato parecchi ostacoli posti dai grandi gestori delle telecomunicazioni che la trovano alternativa alla banda larga fissa (l'ADSL) e a quella mobile, l'UMTS.<br /><br />In realtà, oltre alla libertà di potersi connettere in qualsiasi luogo ci si trovi, il Wimax offrirà<br />l'accesso alla banda larga anche nelle zone meno ricche e più montuose del Paese, dove l'ADSL non è ancora arrivata e non arriverà mai perché il numero degli utenti potenziali non riuscirebbe mai a coprire i costi di installazione e gestione della rete.<br /><br /><span style="color:#ff99ff;"><strong><em>In una società come la nostra , il Digital divide è così diffuso?</em></strong></span> </span></span></span></div><div align="justify"><span style="font-size:85%;"><span style="font-family:arial;"><span style="font-size:78%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyRdrNcGcPiWnkYx5HOOv9yy2rxENCPJknZP0Hd-sAQduIMp8brac79ao8OXD7s2XIe1HEqFA__2XhyphenhyphenyhkHtZ1uI81nemBM6BBSb_VLQCKdxO6RTCgKGECq8WxDBjArdQFQA-2O_rCR3ey/s1600-h/images.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5170144000373649330" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 176px; CURSOR: hand; HEIGHT: 122px" height="148" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyRdrNcGcPiWnkYx5HOOv9yy2rxENCPJknZP0Hd-sAQduIMp8brac79ao8OXD7s2XIe1HEqFA__2XhyphenhyphenyhkHtZ1uI81nemBM6BBSb_VLQCKdxO6RTCgKGECq8WxDBjArdQFQA-2O_rCR3ey/s320/images.jpg" width="229" border="0" /></a><br />Ebbene si. Il DD è ancora un grande problema nel nostro Paese.<br />Ci sono famiglie, aziende, pubbliche amministrazioni che sono escluse dai vantaggi dell’accesso a Internet veloce, condannate ad accumulare ritardo e isolamento rispetto al resto d’Italia.<br />Secondo le stime, sono circa 10 milioni gli italiani che ancora oggi non possono navigare in rete ad alta velocità. Degli 8103 comuni, 5800, che contano meno di 5000 abitanti, hanno grosse difficoltà per l’accesso a Internet a banda larga.<br />La penetrazione della banda larga è attualmente stimata intorno al 14%: un dato che pone l’Italia indietro rispetto alla media europea. Basti pensare che le zone rurali da noi sono coperte al 44%, contro una media Ue del 65%. La stessa Commissione Europea è intervenuta per sottolineare come la scarsa copertura della banda larga in Italia sia «preoccupante e inadeguata per lo sviluppo di applicazioni avanzate». </span></span></span></div><span style="font-size:85%;"><span style="font-family:arial;"><span style="font-size:78%;"><div align="justify"><br /><strong><em><span style="color:#993399;">RIFLETTIAMO…….</span></em></strong><br />Il maggiore problema per la diffusione del WiMax è legato al fatto che in Italia, come in altri Paesi, le frequenze su cui viaggiano le sue onde radio, sono in uso al Ministero della Difesa.<br />Per cedere queste frequenze al Ministero delle Comunicazioni, la Difesa ha chiesto una compensazione economica che dovrebbe coprire i costi della riconversione dei radar su altre frequenze.<br />Dopo anni di trattative, si è raggiunta un’intesa: le frequenze passeranno a breve al Ministero delle Comunicazioni che, entro l’anno, le metterà all’asta tra gli operatori interessati.<br />Tante sono le aziende pronte a parteciparvi.<br />Gli analisti ritengono che il meccanismo del bando di gara, grazie all'effetto dei rilanci d'asta, favorirà chi è più ricco e quindi i gestori maggiori, come Telecom e Vodafone. </div><div align="justify"><br /><strong><em><span style="color:#ff9966;">RIFLETTIAMO ASSIEME……..</span></em></strong><br />“Se il WiMax finisce in mano agli avvoltoi delle compagnie telefoniche, verrà trasformato in una me..da ad alto costo. Peggio dell’ADSL.”, sono queste, le parole di Beppe Grillo dette durante una “conferenza”. </div><div align="justify"><br /><span style="color:#cc0000;"><strong><em>> Ogni cittadino dovrebbe avere per nascita il diritto di accesso alla conoscenza < </em></strong></span></span></span></span></div>Danyhttp://www.blogger.com/profile/16137955008707625316noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-51109498790244739762008-02-23T12:41:00.018+01:002008-02-23T14:30:34.843+01:00WiMax e digital divide. Ghido production!!!<div align="justify"><span style="FONT-WEIGHT: bold; COLOR: rgb(0,204,204)"><a href="http://www.gemtek.com.tw/images/products/wimax/WiMax_WIXD_101b.gif"><img style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand" alt="" src="http://www.gemtek.com.tw/images/products/wimax/WiMax_WIXD_101b.gif" border="0" /></a></span></div><div align="justify"><span style="FONT-WEIGHT: bold; COLOR: rgb(0,204,204)">Cos'è il Wi-Max e cosa si fa con esso?</span><span style="COLOR: rgb(153,51,0)"> </span><span style="COLOR: rgb(0,0,0)">Il sistema è un'evoluzione del "Wi-Fi", la tecnologi<a href="http://www.gemtek.com.tw/images/products/wimax/WiMax_WIXD_101b.gif"></a>a wireless che consente oggi di collegarsi a Internet con il proprio computer portatile all'interno di aree delimitate (tipicamente un ufficio o un'abitazione) senza dover connettere fisicamente l'apparecchio ad un modem: la trasmissione avviene attraverso onde radio. Il Wi-Max ha esteso la distanza nella quale è possibile connettersi "senza fili" ad Internet (fino a 50 km, ma con pochi ripetitori si può raggiungere qualunque località), ma soprattutto ne ha esteso la velocità di trasmissione (teoricamente fino a 7,5 volte quella attualmente disponibile su fibra ottica) e la </span><span style="COLOR: rgb(0,0,0)">larghezza di banda, cioè lo "spazio virtuale" su cui possono viaggiare le informazioni.</span><br /></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"><a href="http://jeepneyrepublic.com/images/wimax%20logo%20red.jpg"></a> </div><div align="justify"> </div><div align="justify"> </div><div align="justify"> </div><div align="justify"><a href="http://jeepneyrepublic.com/images/wimax%20logo%20red.jpg"><img style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 207px; CURSOR: hand; HEIGHT: 119px" height="215" alt="" src="http://jeepneyrepublic.com/images/wimax%20logo%20red.jpg" border="0" /></a><br /><span style="FONT-WEIGHT: bold; COLOR: rgb(51,204,0)"><span style="color:#ff0000;">Perchè non è ancora stato applicato a livello "cittadino"?</span> </span><span style="COLOR: rgb(0,0,0)">Il motivo principale per cui questa tecnologia non è ancora stata applicata è a mio parere che le grandi compagnie telefoniche, che dovrebbero gestirne la diffusione, non abbiano molto interesse a portare avanti l'iniziativa in quanto questa nuova tecnologia porterebbe le reti UMTS ad essere meno utilizzate e di conseguenza perderebbero il denaro investito nella diffusione della rete UMTS.</span><br /><br /></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"><br /><span style="FONT-WEIGHT: bold;color:#33cc00;" ><a href="http://www.procedureman.com/uploaded_images/digital-divide-778886.jpg"><img style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 243px" height="220" alt="" src="http://www.procedureman.com/uploaded_images/digital-divide-778886.jpg" border="0" /></a>Cos'è il digital divide?</span> <span style="color:#000000;">Per digital divide si intende letterlamente divisione digitale, ovvero la<a href="http://www.procedureman.com/uploaded_images/digital-divide-778886.jpg"></a> separazione che c'è tra le varie parti del mondo nell' accesso al world wide web e alle nuove tecnologie. Infatti abbiamo stati sviluppati che hanno un accesso alle nuove tecnologie che è molto più diffuso rispetto ad altri stati meno sviluppati in cui l'accesso ad esse è molto più limitato.</span></span></div>Ghido Productionhttp://www.blogger.com/profile/12514302277437965790noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-71538308379504056862008-02-23T12:41:00.008+01:002008-02-23T12:53:31.286+01:00Winmax e digital divide<a href="http://1.bp.blogspot.com/_3swbG2pgzoM/R8AJDgP4fVI/AAAAAAAAAAM/zeAKSoIdHBo/s1600-h/Immagine1.png"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5170142328022138194" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="http://1.bp.blogspot.com/_3swbG2pgzoM/R8AJDgP4fVI/AAAAAAAAAAM/zeAKSoIdHBo/s320/Immagine1.png" border="0" /></a><br /><div><br />Wimax: Cos’è ??</div><br /><div><br />•WiMax, acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access, è una tecnologia che consente la trasmissione a banda larga, senza fili ed a basso costo;<br />•la facilità di implementazione e la possibilità di essere sfruttata su qualsiasi tipo di territorio, a prescindere dalle caratteristiche geografiche o topografiche, la rende particolarmente</div><div> competitiva sul mercato.<br /></div><br /><div>Digital divide: Cos’è??</div><br /><div><br />•Per Digital Divide si intende alla lettera divario, divisione digitale: esso viene inteso come mancanza di accesso e di fruizione alle nuove tecnologie di comunicazione e informatiche. </div><br /><div>•In ITALIA: il Piano del governo italiano, finanziato con il 10 per cento delle entrate ottenute con la gara <a title="Umts" onclick="window.event.cancelBubble=" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Umts" target="_parent">Umts</a>, considera la transizione verso la Società dell’informazione come priorità strategica.<br /></div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-50299925189003225262008-02-23T12:41:00.006+01:002008-02-23T12:52:01.763+01:00Wimax e digital divide<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbbyNuByBy9-bhQVhnAhyVdqcZkiWT9yeNP3BPy89eONjFWD6b2-FeSxlJVv4W8VthD7nDLtzAk0eq0NzW-xpv5BbzFm-ubxolO5wTeEDOJ-cmWoaJNOERfXnb0lZ_hc-wQsDRILjYKkJP/s1600-h/Immagine1.png"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5170142034262933042" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbbyNuByBy9-bhQVhnAhyVdqcZkiWT9yeNP3BPy89eONjFWD6b2-FeSxlJVv4W8VthD7nDLtzAk0eq0NzW-xpv5BbzFm-ubxolO5wTeEDOJ-cmWoaJNOERfXnb0lZ_hc-wQsDRILjYKkJP/s200/Immagine1.png" border="0" /></a><br /><div><br /><span style="font-size:85%;">WIMAX E DIGITAL DIVIDE<br />Worldwide Interoperability for Microwave Access<br /></span><br /><span style="font-size:85%;">INTRODUZIONE<br />•WiMAX è una tecnologia di trasmissione senza fili.<br />•Elevate prestazioni, in termini di velocità di trasmissione di dati.<br />•basso costo.<br />•La possibilità di essere utilizzato su qualsiasi tipo di territorio</span><br /><span style="font-size:85%;"></span><br /><span style="font-size:85%;">PUNTI DI FORZA<br />•Flessibilità<br />•Sicurezza<br />•Qualità del Servizio<br />•Throughput.<br />•Interoperabilità<br />•Mobilità<br />•Costi / CoperturaNLOS</span><br /><span style="font-size:85%;"></span><br /><span style="font-size:85%;">INTRODUZIONE<br />•WiMAX è una tecnologia in corso di sperimentazione in Italia, utilizzata unicamente alla frequenza di 3,5 GHz,<br />•Molti i paesi in cui viene offerto il servizio. La ragione del ritardo italiano è stata la questione dell'assegnazione delle bande di frequenza, che erano usate per scopi militari.<br />•Dei 200 MHz previsti per il WiMAX saranno concessi per ora solo 35+35 MHz, attraverso aste, probabilmente su base regionale</span> </div>ILrappresentantehttp://www.blogger.com/profile/03557945486895877137noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-3582868387705216012008-02-23T12:38:00.004+01:002008-02-23T12:46:54.632+01:00WIMAX & DIGITAL DIVIDE<div><br /><br /><div>WiMax & Digital Divide<br /><br />WiMax <img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5170140746741159698" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxr9ssU4n1rFz0wAFWgRp-nrhG-KbsaCJXF1I1jZgQd5FbhPGAskcGC_1fKIO3V4azx0ztUqjNs7vevBMRnhJlg21X9-ND0uLg65hgck08Gn0voT3ENhw0Bz4A0nUrPAtQXj_yfFbicXs/s320/wimax3.gif" border="0" /><br />È una tecnologia che consente l'accesso a reti di telecomunicazioni a banda larga e senza fili.<br />Digital Divide<br />Si intende il divario esistente tra chi può accedere alle nuove tecnologie e chi no.<br /><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5170139608574826242" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXB3JdVvJOAEiKPm0KijyM-g0vYvxWkSMWStaNJhzGV_JnQ6M0zUA4jFEVwhHiAWunH7ybDLAXSzJqN-EaCeJ_9Q-UNsWoFs9BRLf-HmWhc46eWNDK1dF6nkI0DJn2nZ5UXtqHm7w3CFU/s320/digitaldivide.jpg" border="0" /><br />In Italia<br />Il programma di sviluppo ha interessato moltissime scuole. Tre gli obiettivi:<br />• promuovere fra gli studenti la padronanza della multimedialità;<br />• accrescere l’efficacia dei processi di insegnamento-apprendimento e la stessa organizzazione della didattica;</div></div>Mimihttp://www.blogger.com/profile/10809885710734048698noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-40830540330785783742008-02-23T12:34:00.004+01:002008-02-23T12:45:36.798+01:00Wi-Max<img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5170139923492404114" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrPggYFdG6-PnyAstPX0_rlZwZM8qHmR02jw_6BbDQTyuD7uQss_zlTnYbuc5xH3VvWcE3mKTy58GmEDsU0Hf-NRjJzvJurwU8Y5TnjmycaVmw6TMnELpcyvuOoqxFE6so6lHf0C60woPc/s320/wimax_illus.gif" border="0" /><br /><div align="left"><span style="color:#ff0000;"><strong>COME FUNZIONA?</strong><br /></span>•Il wimax è una tecnologia in grado di diffondere connessioni Internet ad alta velocità verso gli utenti per un raggio di 50 chilometri<br />•Copre anche le aree più sperdute, dove è difficile arrivare con tecnologie tradizionali come l’ADSL<br /></div><br /><div align="left"><span style="color:#ff0000;"><strong>INNOVATIVO!!</strong></span></div><br /><div align="left"><br />Grazie ai prezzi bassi e alle buone velocità di connessione, il WiMax sembra destinato a rinnovare il mercato della concorrenza nel settore dell’accesso a Internet, ma anche della telefonia mobile </div><br /><div align="left"></div><br /><div align="left"><strong><span style="color:#ff0000;">DALLA DIFESA ALLA COMUNICAZIONE</span></strong></div><br /><div align="left"><br />•Il maggiore problema per la diffusione del WiMax è legato al fatto che in Italia, come in altri Paesi, le frequenze su cui viaggiano le sue onde radio sono in uso al ministero della difesa<br />•Oggi è stato raggiunto un accordo tra i due ministeri. Successivamente è partita una gara d’appalto per aggiudicarsi le frequenze messe in vendita del ministero della comunicazione<br /></div>Quartahttp://www.blogger.com/profile/11786647398096982822noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-83789840874483393222008-02-23T12:33:00.003+01:002008-02-23T12:44:07.243+01:00WiMax & Digital Divide<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2RbZ7Y4TKtPqOJYhMMGehq15qNlAkb0r90wkeZAaLtkd0Gy-t9RInM_6Qb4oV_rCoeSTwogX9hRpeiT2k300FEFToN16S0ydvOHqEliQXcp2F-HwX3IwnpCANVHzlg0zjY88Kx-Y-rYMu/s1600-h/wimax3.gif"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5170139952704875842" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 264px; CURSOR: hand; HEIGHT: 212px" height="181" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2RbZ7Y4TKtPqOJYhMMGehq15qNlAkb0r90wkeZAaLtkd0Gy-t9RInM_6Qb4oV_rCoeSTwogX9hRpeiT2k300FEFToN16S0ydvOHqEliQXcp2F-HwX3IwnpCANVHzlg0zjY88Kx-Y-rYMu/s320/wimax3.gif" width="267" border="0" /></a><br /><div align="justify"><span style="font-family:arial;">Il WiMax è una tecnologia di trasmissione che consente l'accesso a reti di telecomunicazioni a banda larga e senza fili.<br />Le principali caratteristiche che rendono lo standard WiMAX competitivo sono la flessibilità, la sicurezza, le qualità del servizio, la semplice installazione, uno standard indipendente, la mobilità e i bassi costi.<br />All’estero soprattutto in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito l'uso del Wi-Max è considerato molto importante per ridurre il cosiddetto "digital divide" in quelle aree del Paese in cui le tecnologie di accesso su cavo hanno ancora costi elevati.<br /><br />In Italia il ritardo accumulato finora nel lancio della nuova tecnologia era dovuto essenzialmente alle frequenze su cui andrà a operare, che erano di proprietà del ministero della Difesa e destinate a un uso militare. Ma era anche dovuto ai timori delle compagnie di telefonia mobile.</span></div>valehttp://www.blogger.com/profile/07182766641797762622noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-61072401606712355552008-02-17T15:48:00.003+01:002008-02-17T16:14:06.329+01:00WiMax & Digital Divide<span style="font-family:verdana;"><span style="font-family:verdana;"><span style="font-size:180%;"><span style="color: rgb(0, 0, 0);">WIMAX & DIGITAL DIVIDE<br /><br /></span></span></span></span><p:colorscheme colors="#000000,#FFFFFF,#010199,#B2B2B2,#3399FF,#666699,#FFFFCC,#FFCC66"> </p:colorscheme><div shape="_x0000_s1026" class="O"> <div style=""><span style="font-size:133;"><span style="color: rgb(255, 255, 204); position: absolute; left: -3.62%; top: 0.3em;font-family:Wingdings;font-size:75;" >l</span></span><span style="font-family: verdana;"></span></div></div><p:colorscheme colors="#000000,#FFFFFF,#010199,#B2B2B2,#3399FF,#666699,#FFFFCC,#FFCC66"> </p:colorscheme><div shape="_x0000_s1026" class="O" style=""><span style="font-size:78%;"><span style="font-size: 24pt;"><span style="font-size:100%;">WiMax è una tecnologia che consente l'accesso a reti di telecomunicazioni a banda larga e senza fili (BWA - Broadland Wireless Access).<br />Ha la capacità di coprire aree fino a circa 50 Km di raggio, ad una velocità di connessione di 70 Mbit/s. E' una tecnologia che promette di abbattere il Digital divide, ovvero alle disugualianze nell'accesso e nell'utilizzo delle tecnologie della cosiddetta "societàdell'informazione", ingrado di fornire elevate prestazioni, in termini di velocità di trasmissione di dati, a basso costo.<br />Il Digital Divide è la difficoltà da parte di alcune categorie sociali o di interi paesi di usufruire di tecnologie che utilizzano una codifica dei dati di tipo digitale.<br />Le caratteristiche del WiMax sono le seguenti:<br /></span></span></span><ol><li>Flessibilità</li><li>Sicurezza</li><li>Qualità del servizio</li></ol>Però il WiMax presenta anche delle difficoltà; per esempio:<br /><ul><li>Difficilmente questa tecnologia radio è in grado di fare entrambe le cose contemporaneamente;</li><li>In aree urbane, i molti ostacoli ridurrebbero sensibilmente raggio d'azione e disponibilità di banda</li></ul>Vediamo come siamo messi in Italia su questo fenomeno:<br /><p>Il Piano del governo italiano, finanziato con il 10 per cento delle entrate ottenute con la gara <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Umts" title="Umts">Umts</a>, considera la transizione verso la Società dell’informazione come priorità strategica; parte dal presupposto che le tendenze allo sviluppo e all’adozione delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) sono largamente spontanee e decentrate;</p> <p>Il programma di sviluppo delle tecnologie didattiche 1997-2000 ha interessato moltissime scuole di ogni ordine e grado, ottenendo importanti risultati. Tre gli obiettivi:</p> <ol><li>promuovere fra gli studenti la padronanza della multimedialità;</li><li>accrescere l’efficacia dei processi di insegnamento-apprendimento e la stessa organizzazione della didattica;</li><li>migliorare la professionalità degli insegnanti.</li></ol> <p>Per sviluppare politiche di sostegno alle scuole il ministero ha attivato un insieme di risorse, avviando una politica di accordi con le imprese private, che presenteranno alle scuole consulenza tecnologica, servizi e azioni di stimolo (premi, concorsi ecc.). Il Programma ha previsto un investimento complessivo di mille miliardi negli anni 1997-2000.</p> <p>La legge finanziaria per il 2000 ha poi destinato 450 miliardi negli anni 2000-2002 all’acquisto di attrezzature informatiche da parte di istituzioni scolastiche che intendono completare questo progetto. È prevista inoltre la totale esenzione da ogni onere fiscale ai fini dell’Iva, e delle imposte sui redditi, per le cessioni a titolo gratuito di dotazioni informatiche (purché non ulteriormente commercializzabili) a istituti penitenziari e a scuole.</p><br /><p:colorscheme colors="#000000,#FFFFFF,#010199,#B2B2B2,#3399FF,#666699,#FFFFCC,#FFCC66"> </p:colorscheme><div shape="_x0000_s1026" class="O"> <div style=""><span style="font-size: 133%;"><span style="color: rgb(255, 255, 204); position: absolute; left: -3.66%; top: 0.3em; font-family: Wingdings; font-size: 75%;">l</span></span><span style="font-size: 24pt;"></span></div></div><div shape="_x0000_s1026" class="O"><p:colorscheme colors="#000000,#FFFFFF,#010199,#B2B2B2,#3399FF,#666699,#FFFFCC,#FFCC66"> </p:colorscheme><div shape="_x0000_s1026" class="O"> <div style=""><span style="font-size: 133%;"><span style="color: rgb(255, 255, 204); position: absolute; left: -3.99%; top: 0.3em; font-family: Wingdings; font-size: 75%;">l</span></span><span style="font-size: 24pt;"></span><span style="font-size: 24pt;"> </span></div> <div style=""><!--[if ppt]--><span style="font-size: 133%; visibility: hidden;"><span style="color: rgb(255, 255, 204); position: absolute; left: -4.27%; font-family: Wingdings; font-size: 75%;">l</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 24pt;"> </span></div> <div style=""><span style="font-size: 133%;"><span style="color: rgb(255, 255, 204); position: absolute; left: -3.71%; top: 0.3em; font-family: Wingdings; font-size: 75%;">l</span></span><span style="font-size: 24pt;"></span><span style="font-size: 24pt;"> </span></div> </div> </div> </div>IL PADRINOhttp://www.blogger.com/profile/15736779421495094786noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-57660267998824744212008-02-09T12:59:00.000+01:002008-02-09T13:13:23.363+01:00WIMAX E DIGITAL DIVIDE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_xj7e1t6HfF9sH20rxhTAqhtmGE6O9jTkVRDGy_LOP0L_aUe4K6i5mBJ2e2s0b_TMF0GkdlkIGpMSm0e55ymvphDep3gxX81cdDs-C5aPgZrAPT_ubNz7-NI7Zk8e44SItzOtJqt5BHRe/s1600-h/digital-divide.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5164952346350976578" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_xj7e1t6HfF9sH20rxhTAqhtmGE6O9jTkVRDGy_LOP0L_aUe4K6i5mBJ2e2s0b_TMF0GkdlkIGpMSm0e55ymvphDep3gxX81cdDs-C5aPgZrAPT_ubNz7-NI7Zk8e44SItzOtJqt5BHRe/s320/digital-divide.jpg" border="0" /></a><br /><div><br /><strong><span style="color:#ff0000;"><span >WiMAX</span> </span></strong></div><br /><div></div><br /><div>(Worldwide Interoperability for Microwave Access) è una tecnologia che consente <em><span style="color:#3366ff;">l'accesso a reti di telecomunicazioni a banda larga e senza fili</span></em>.</div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div><span style="color:#ff0000;"><strong></strong></span></div><br /><div><span style="color:#ff0000;"><strong>VANTAGGI</strong></span><br /></div><br /><div>•Diventa fattibile coprire un'intera città con un numero ragionevole di hot spot WiMax </div><br /><div></div><br /><div>•Rendendo disponibile l'accesso a larga banda wireless a un bacino di utenza enormemente maggiore rispetto a oggi<br /></div><br /><div>•<span style="color:#3366ff;">Installare una stazione base WiMax al centro di una zona rurale </span><span style="color:#ff0000;">non <strong>“economicamente raggiungibile”</strong> </span><span style="color:#3366ff;">dall'ADSL e fornire, </span><span style="color:#ff0000;">un servizio con prestazioni paragonabili a quelle della rete fissa. </span></div><br /><div></div><br /><div><span style="color:#ff0000;"><strong>DIGITAL DIVIDE</strong></span><br /></div><br /><div>•Per Digital Divide si intende alla lettera<span style="color:#3366ff;"><em> divario, divisione digitale</em></span>: esso viene inteso come mancanza di accesso e di fruizione alle nuove tecnologie di comunicazione e informatiche<br /></div><br /><div>•Il digital divide si aggiunge alla lista di ritardi e rischia, visto il vorticoso progredire di queste tecnologie, di incrementare ulteriormente la forbice tra paesi sviluppati e non<br /></div><br /><div>•Una <span style="color:#ff0000;">soluzione relativamente accessibile al Digital Divide è la tecnologia WiMax</span>. </div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div>In conclusione si necessita azioni tempestive per evitare che un problema relativamente di poca influenza economica e sociale possa, col diffondersi delle tecnologie e del mercato internazionale, diventare veramente ulteriore grave motivo di divisione tra paesi ricchi e poveri.</div><br /><div></div><br /><div><br /></div>uomodominantehttp://www.blogger.com/profile/07708812023466142581noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-49706785273479695782008-02-09T12:50:00.000+01:002008-02-09T12:59:13.191+01:00Wimax<a href="http://2.bp.blogspot.com/_Wcw77TRg--I/R62VSfQteKI/AAAAAAAABTo/avHWS-cRVZk/s1600-h/wimax-wireless-connessione.png"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5164948492525598882" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="http://2.bp.blogspot.com/_Wcw77TRg--I/R62VSfQteKI/AAAAAAAABTo/avHWS-cRVZk/s200/wimax-wireless-connessione.png" border="0" /></a><br /><div><a href="http://2.bp.blogspot.com/_Wcw77TRg--I/R62VHfQteJI/AAAAAAAABTg/wouVY39rVe4/s1600-h/WiMax.gif"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5164948303547037842" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" height="184" alt="" src="http://2.bp.blogspot.com/_Wcw77TRg--I/R62VHfQteJI/AAAAAAAABTg/wouVY39rVe4/s200/WiMax.gif" width="152" border="0" /></a><br /><br /><div>Con <strong>digital divide</strong> (<em>divario digitale</em>, spesso abbreviato in DD) si intende il divario esistente tra chi può accedere alle nuove tecnologie (internet, personal computer) e chi no.<br />La recente disponibilità della tecnologia Wimax potrebbe contribuire a risolvere il digital divide italiano: entro la fine del mese di gennaio 2008 sarà avviata la Gara pubblica per l'assegnazione delle frequenze per il WiMAX.<br /></div><div><div align="right">Conosciuto anche come WirelessMAN (<em>Wireless Metropolitan Area Network</em>).</div><div align="right">Il WiMAX Forum si è formato nel giugno 2001.<br />In ITALIA: Al momento WiMAX è una tecnologia in corso di sperimentazione, dove è utilizzata unicamente alla frequenza di 3,5 GHz, ma nel resto del mondo sono già molti i paesi in cui viene offerto il servizio. La ragione del ritardo italiano è stata la questione dell'assegnazione delle bande di frequenza, che erano usate per scopi militari.</div><div align="left"><br />In due parole, il WiMAX è un sistema di accesso senza fili a internet su lunghe distanze.Consentirebbe di dare la banda larga anche a chi abita in mezzo alla campagna e nei piccoli paesi e non verrà mai raggiunto dall’adsl.<br /><em>La tecnologia che consente l'accesso a Internet anche a 50 chilometri di distanza e con costi di impianto molto bassi.</em> </div></div></div>Andrea Masottihttp://www.blogger.com/profile/16028818198129678816noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-59722685799286442008-02-09T12:17:00.000+01:002008-02-09T12:52:40.547+01:00wimax & digital divide<img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5164939038409300002" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 112px; CURSOR: hand; HEIGHT: 143px" height="154" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdteVDqKlJAGMa1JVf6pVYQlweXJvrsai2sDMa5iNcrW-bfH1e0LzNREUugkVvkYoxP1xJ2CH5BuFkh561G3IVIGdKtMEViJ3cnuQ0dDSK9GjcYAgWl3LgmwZg4hTYo4Be1Jgm3IjMHS_g/s320/images22222.jpg" width="122" border="0" />È in arrivo il <span style="color:#ff0000;"><strong>wimax</strong></span> e mette tutti in rete!<br />questa tecnologia promette di abbattere il «digital divide»; è in grado di fornire <span style="color:#cc66cc;"><strong>elevate prestazioni, in termini di velocità,di trasmissione di dati</strong></span>...tutto questo a basso costo e senza fili!<br /><br /><div><br /></div><br /><div>Cosa offre???<span style="color:#ff6600;">Flessibilità, sicurezza, qualità del Servizio, interoperabilità</span>.</div><div></div><div>Ma è così diffuso il <<span style="color:#3333ff;"><strong>digital divide</strong></span>><digital>??</div><div><br /></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-oZH6UxjvdQFOCNtilRkdgk9gGvUSCoIDR4g3ORvAD6mkpNxN8PSYAsLQso7z3mBfBcUVsxQ24Ee1DxJMG1gkw_IHFj_W4ymh4_38Hq1_0BQaJQAyNVodcg0lvnznghEiAe25j34egQmG/s1600-h/images222.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5164940017661843506" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" height="117" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-oZH6UxjvdQFOCNtilRkdgk9gGvUSCoIDR4g3ORvAD6mkpNxN8PSYAsLQso7z3mBfBcUVsxQ24Ee1DxJMG1gkw_IHFj_W4ymh4_38Hq1_0BQaJQAyNVodcg0lvnznghEiAe25j34egQmG/s400/images222.jpg" width="166" border="0" /></a><br /><br />E' ancora un <strong><span style="color:#33ff33;">grande problema</span></strong> nel nostro Paese!<br />Molte famiglie, aziende, pubbliche amministrazioni sono ancora escluse dai vantaggi dell’accesso a Internet veloce.<br /></div><br /><div><br /></div><br /><p align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1fu-x0HfYsyfLdYPmM-DchsFQSwNBqoj08BiS370jnWAwjfg3b9KjFsfSVKmXAPSssELP32Yyz9_AcmYoCFjSNRo49sleB6dXoHONROuFPZtVNls3tkso3VshjKwC1Mf3OeQAPL9n4tnL/s1600-h/images5896.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5164941288972163138" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 181px; CURSOR: hand; HEIGHT: 125px" height="109" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1fu-x0HfYsyfLdYPmM-DchsFQSwNBqoj08BiS370jnWAwjfg3b9KjFsfSVKmXAPSssELP32Yyz9_AcmYoCFjSNRo49sleB6dXoHONROuFPZtVNls3tkso3VshjKwC1Mf3OeQAPL9n4tnL/s400/images5896.jpg" width="157" border="0" /></a><strong><span style="color:#993399;">cosa vuol dire digital divide?? </span></strong>è di carattere economico ed impedisce alla popolazione di acquisire un’alfabetizzazione informatica. Il circolo vizioso che si viene a creare porta tutti i paesi ,in particolare quelli poveri, ad impoverirsi ulteriormente dato che vengono ulteriormente esclusi dalle nuove forme di produzioni di ricchezze che sono basate sui beni immateriali dell'informatica.</p><div></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheb3cK_hGaZcq9f8T1aGFmoyI2L8LKoobk0n-7kUBDwoz658b0vjeQND7epXCYNTkkkYz4LOMEAd4ywDf-9ertldelV16h7YnBG5pytT7AmLiZJEPdAgoaIjz5fps9DttCgV0MdmS6Vdz0/s1600-h/255.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5164943028433918034" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" height="158" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheb3cK_hGaZcq9f8T1aGFmoyI2L8LKoobk0n-7kUBDwoz658b0vjeQND7epXCYNTkkkYz4LOMEAd4ywDf-9ertldelV16h7YnBG5pytT7AmLiZJEPdAgoaIjz5fps9DttCgV0MdmS6Vdz0/s400/255.jpg" width="101" border="0" /></a></div><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheb3cK_hGaZcq9f8T1aGFmoyI2L8LKoobk0n-7kUBDwoz658b0vjeQND7epXCYNTkkkYz4LOMEAd4ywDf-9ertldelV16h7YnBG5pytT7AmLiZJEPdAgoaIjz5fps9DttCgV0MdmS6Vdz0/s1600-h/255.jpg"></a></div>bennyhttp://www.blogger.com/profile/16786749634789556358noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-88538202511734083562008-01-07T22:33:00.000+01:002008-01-07T22:48:09.709+01:00SCELTA POST-DIPLOMA: Orientarsi in rete<p align="justify">Orientarsi in rete è difficile.<br />Non perché manchino i siti ma perché ce ne sono troppi.<br />Cosi ho provato a selezionarne alcuni per voi: </p><p align="justify"><strong><a href="http://www.fondazione-agnelli.it/arianna/">IL FILO DI ARIANNA<br /><br /></a></strong>Programma di orientamento all'Università e al mercato del lavoro per gli studenti delle scuole medie superiori. </p><p align="justify"><b>Orientamento in rete<br /><br /></b>Per un docente che voglia documentarsi o avviare i propri alunni ad una ricerca tradizionale in ambiente reale ovvero con le nuove tecnologie in Internet è necessario conoscere alcuni indirizzi di fondo verso cui dirigersi inizialmente: particolarmente interessanti per i navigatori sono i vari siti costruiti da Leonardo Evangelista. Il primo è impostato sulla tematica generale (<a href="http://www.orientamento.it/"><u><span style="color:#0000ff;">www.orientamento.it</span></u></a> )con tutto ciò che permette uno sguardo e una conoscenza dell’intero orizzonte dei problemi e delle pratiche che sviluppano tutti gli operatori di orientamento in Italia. Per gli altri entra nella pagina di <a href="http://www.leonardoevangelista.it/">Leonardo Evangelista</a>.</p><p align="justify"><b>Università degli studi di Padova<br /><br /></b><a href="http://www.uni-pass.it/" target="_blank"><u><span style="color:#0216ac;">http://www.uni-pass.it/</span></u></a><br /><br />L'Università degli Studi di Padova cura e gestisce un sito Internet dedicato a tutti gli studenti in procinto di terminare le scuole superiori e che si trovano a dover affrontare l’incognita della scelta del corso di laurea. Uni-Pass (questo il nome del sito) offre un servizio di orientamento completo, poiché permette agli studenti, non solo, di informarsi sull'offerta didattica dell'Ateneo padovano, ma anche di cimentarsi in test e attività per valutare il livello delle proprie conoscenze e attitudini, ottenendo un profilo personalizzato. Il servizio è arricchito inoltre dall’area "OrientaClub", che permette di chiedere informazioni, chiarire dubbi ed intervenire con contributi personali; unica condizione per usufruire di questo servizio è attivare una convenzione (gratuita) con l'Ateneo tramite un modulo scaricabile online.</p><p align="justify"><b>UNIverso<br /><br /></b><a href="http://universo.murst.it/" target="_blank"><u><span style="color:#0216ac;">http://universo.murst.it</span></u></a><br /><br />Realizzato congiuntamente dai Ministeri della Pubblica Istruzione e dell'Università per aiutare i ragazzi di quinta superiore nella scelta della facoltà universitaria, UNIverso permette di accedere ad una mole notevole di informazioni sulle varie università italiane, compilare online una scheda di preiscrizione all'università prescelta in modo tale da semplificare il compimento dell’iscrizione vera e propria, consultare banche dati normative su tutti i cambiamenti avvenuti e quelli ancora in atto.<br />Il sito presenta anche una versione per non vedenti.</p><p align="justify"><a href="http://www.ildiogene.it/madmage/click.php?id=927"><strong>Ipertesi</strong></a><br /><br />Test on line da utilizzare come aiuto nella scelta del corso di laurea. Risultati immediati. </p><p style="MARGIN: 0px; WORD-SPACING: 0px; TEXT-INDENT: 0px; LINE-HEIGHT: 100%" align="justify"><a href="http://www.ammissione.it/"><strong>AMMISSIONE.IT</strong></a></p><br /><p style="MARGIN: 0px; WORD-SPACING: 0px; TEXT-INDENT: 0px; LINE-HEIGHT: 100%" align="justify">Una serie di test per gli studenti che devono sostenere l'esame di ammissione ai<br />corsi universitari a numero chiuso.</p><br /><p style="MARGIN: 0px; WORD-SPACING: 0px; TEXT-INDENT: 0px; LINE-HEIGHT: 100%" align="justify"><a href="http://www.cosavuoifaredagrande.it/"><strong>COSA VUOI FARE DA GRANDE?</strong></a> </p><br /><p style="MARGIN: 0px; WORD-SPACING: 0px; TEXT-INDENT: 0px; LINE-HEIGHT: 100%" align="justify">Programma informativo dedicato alle scuole: riferimenti normativi e materiale di indagine attitudinale per docenti e studenti; una raccolta di scritti e documenti sui mestieri, le professioni tradizionali, le nuove professioni e le arti; rassegna stampa e informazioni di carattere divulgativo sui problemi che riguardano l’orientamento scolastico; contatto diretto con chi sperimenta e lavora sull’orientamento scolastico; accesso a siti sull'orientamento e/o sulla formazione previsti dagli Enti Locali e banca dati dei mestieri e delle professioni.</p><br /><p align="justify">ok ok .... e per chi non ne ha abbastanza : <b><a href="http://www.dienneti.it/percorsi/orientamento.htm">DIENNETI</a></b></p><br /><br /><p><br /><br /></p>Mr.Ghttp://www.blogger.com/profile/02773433957234755419noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-81632279074025271152007-12-05T17:13:00.000+01:002007-12-05T17:24:02.190+01:00GIOVENTU' BRUCIATAStamattina, mercoledì 5 dicembre, mentre mi recavo a scuola a piedi dal K2 ho notato che uno dei cassonetti della carta vicino alla scuola bruciava.<br />Immancabile la presenza di polizia e pompieri per affrontare l'incendio.<br />Ma io mi chiedo: "Non bastava una pompa dell'acqua?"<br /><br />Comunque mi complimento con la persona che ha gettato la sigaretta accesa dentro il cassonetto della carta(ipotesi fino ad ora più probabile).<br />Deve avere un Q.I. sotto la media.<br />E poi ci stupiamo se qualcuno scrive "squola" o "q'uoziente".<br /><br />Non rimane altro che stendere un velo pietoso.<br /><br />Ringraziamo anche il portinaio per aver agito prontamente.<br />JEKI sei la nostra salvezza.<br /><br />Alla prossimauomodominantehttp://www.blogger.com/profile/07708812023466142581noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-74016789655716189222007-12-04T21:30:00.000+01:002007-12-04T21:48:43.501+01:00hanno PAURA di NOI...<embed type="application/x-shockwave-flash" src="http://picasaweb.google.it/s/c/bin/slideshow.swf" width="288" height="192" flashvars="host=picasaweb.google.it&RGB=0x000000&feed=http%3A%2F%2Fpicasaweb.google.it%2Fdata%2Ffeed%2Fapi%2Fuser%2Fmesox89%2Falbumid%2F5140221283013457921%3Fkind%3Dphoto%26alt%3Drss" pluginspage="http://www.macromedia.com/go/getflashplayer"></embed><br /><span style="font-size:100%;"><br /><span style="color: rgb(51, 51, 255);">BISOGNA TROVARE IL COLPEVOLE...</span><br /><br /><span style="color: rgb(51, 51, 255);">maledetti!!!</span></span>Andrea Masottihttp://www.blogger.com/profile/16028818198129678816noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-28315600254211771532007-11-30T23:15:00.000+01:002007-12-01T01:17:47.545+01:00MAURIZIO PALLANTE: La decrescita felice<p align="justify">Oggi vi voglio presentare il punto di vista qualificato di uno specialista del settore:<br /><br /><strong><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlucVxM7Opw1lgDtfOapQRfZQGX5KTtGn00XqElrFpmepyOF3l8XRXZr5WOtW1JlwK7w56ceUspchrIzakpGQxFRvYrixtlPJ4XGu0Xkr3z3rlfbJGmTfzciPVIHbuJNDXki1ecuakbrU/s1600-r/pallante+-+foto+ridotta+200.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5138787665958748898" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIzn9bGrRZpnamjFm_xB9jcFF6K5lxSOnX4PYoLKnpeX4rKqqGcHO9rwkjqV7xXSu5jAgIwaH6yWuS3TWQSOFOzMdMWRDc97JeMAhGMY7YD_tX2uIbDc4PAczVC-vrrM7EVXzgu3IlLFc/s200/pallante+-+foto+ridotta+200.jpg" border="0" /></a></strong></p><p align="justify"><strong></strong></p><p align="justify"><strong>MAURIZIO PALLANTE</strong> (Roma, 1947), laureato in lettere, <strong>consulente del Ministero dell'Ambiente per l'efficienza energetica</strong>, principalmente attivo come saggista.<br />Fondatore con Mario Palazzetti, Tullio Regge nel 1988 del Comitato per l’uso razionale dell’energia (CURE). Svolge attività di ricerca e di pubblicazione saggistica nel campo del risparmio energetico e delle tecnologie ambientali.</p><p align="justify"> </p><p align="justify"><br /><strong></strong> </p><p></p><p></p><p><br /></p><p align="justify"><strong>LA DECRESCITA FELICE</strong><br /><br /><a href="http://www.decrescita.it/uploads/photos/8.jpg"><img style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand" alt="" src="http://www.decrescita.it/uploads/photos/8.jpg" border="0" /></a>Generalmente si crede che <strong>la crescita economica consista nella crescita dei beni materiali e immateriali</strong> che un sistema economico e produttivo mette a disposizione di una popolazione nel corso di un anno.<br /><br />In realtà l'indicatore che si utilizza per misurarla, <strong>il prodotto interno lordo, si limita a calcolare</strong>,e non potrebbe fare <strong>diversamente, il valore monetario delle merci</strong>, cioè dei prodotti e dei servizi scambiati con denaro.<br /><strong>Il concetto di bene e il concetto di merce non sono equivalenti</strong>. Non tutti i beni sono merci e non tutte le merci sono beni.<br /><br />Il libro di Maurizio Pallante "<strong>La Decresita Felice</strong>" edito nel 2005 da Editori Riuniti, ha un sottotitolo quanto mai esplicativo: <strong>La qualità della vita non dipende dal PIL</strong>.<br />Consiglio a tutti l'acquisto di questo interessante, breve ed illuminante volume, capace davvero di far conoscere un altro mondo. E magari capace di farvi cambiare il vostro.<br /><br /><br /><strong>L'INGANNO DI UN'ECONOMIA CHE SPACCIA LA QUANTITA' PER QUALITA'</strong><br /><br />E' il titolo della conferenza di Maurizio Pallante svoltasi il 10 aprile 2007 ad Avenza Carrara (MS).<br />Ve la segnalo qui di seguito e vi consiglio di guardarla ma soprattutto di ascoltarla con molta attenzione .. c'è molto da imparare!<br /><br />Buona visione.<br /></p><div align="center"><embed id="VideoPlayback" style="WIDTH: 400px; HEIGHT: 326px" src="http://video.google.com/googleplayer.swf?docId=-5780367602594522614&q" type="application/x-shockwave-flash" flashvars="" hl="it"></embed></div><div align="center"></div>Mr.Ghttp://www.blogger.com/profile/02773433957234755419noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-77473908497862613652007-11-30T18:27:00.000+01:002007-11-30T18:36:36.503+01:00La guerra ai delfini di Capoverde<a href="http://www.beppegrillo.it/immagini/immagini/Delfini_spiaggiati.jpg"><img style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand" alt="" src="http://www.beppegrillo.it/immagini/immagini/Delfini_spiaggiati.jpg" border="0" /></a>Dal Blog di <a href="http://www.beppegrillo.it/">Beppe Grillo</a> (30 Novembre 2007 ):<br /><br /><div align="justify">"Oggi vi racconto, attraverso le parole di una <strong>ragazza di Capoverde</strong>, una favola moderna.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Il <strong>lupo</strong> non c'è più, al suo posto ci sono le basi navali americane con sottomarini nucleari. E <strong>Cappucetto Rosso</strong> non è Putin, ma, in questo caso, i delfini e, più in generale, tutte le disgraziate popolazioni che devono ospitare gli armamenti del Sogno Americano.</div><div align="justify">Si tolgono di bocca le medicine e non hanno l'assistenza sanitaria per dare a noi le armi.</div><div align="justify"></div><div align="justify">"Ciao Beppe, la mia ragazza è originaria di Capo Verde, un bellissimo arcipelago di isole, fino a pochi anni fa ancora incontaminato. </div><div align="justify"></div><div align="justify">Leggi cosa succede:</div><div align="justify"></div><div align="justify">Bruttissima notizia, domenica mattina alle 4 mi hanno chiamato al telefono comunicandomi quando stava accedendo...dalla notte forse verso la una, prima 10, poi 100, poi <a href="http://www.vozdipovo-online.com/conteudos/sociedade/centenas_de_golfinhos_dao_a_costa_na_ilha_da_boa_vista/" target="_blank">300 delfini sono finiti spiaggiati</a> a 9 km qui da casa al Morro de Areia...dopo Chave.</div><div align="justify"></div><div align="justify">Alle 6 siamo andati in tanti stranieri e capoverdiani per cercare di salvarli...ma dopo averli messi in acqua una quarantina e mantenuti per un pò al largo, sono ritornati a riva. </div><div align="justify"></div><div align="justify">Abbiamo provato per ben 9 ore , ma niente da fare, tornavano a riva e desideravano morire, non so se è così ma questa è l'impressione che se ne ricavava.</div><div align="justify"></div><div align="justify"><strong>Una vera tristezza , vedere questi delfini con le lacrime agli occhi che chiedevano solo di morire</strong>.</div><div align="justify">Sono morti tutti nonostante i nostri sforzi...non è restato altro che sotterrarli.</div><div align="justify"></div><div align="justify">Lunedì di nuovo, questa volta, verso la Ribeira, tra casa nostra e Chave, davanti a dove stanno costruendo il Riu, 70 delfini spiaggiati, con l'aiuto degli operai sono stati rimessi in acqua, e dopo vari tentativi, sono andati al largo, ne sono morti solamente 5.</div><div align="justify">Le ipotesi avanzate domenica propendevano per far risalire le cause alla presenza di imbarcazioni o sottomarini che con i loro sonar hanno disorientato o hanno spaventato o fatto impazzire i delfini.</div><div align="justify"></div><div align="justify">Oggi sappiamo...che probabilmente <strong>il responsabile è l'uomo</strong>. </div><div align="justify"></div><div align="justify">E' confermata infatti la presenza di un <a href="http://www.vozdipovo-online.com/conteudos/sociedade/autoridades_maritimas_e_populares_salvam_61_golfinhos_na_boa_vista/" target="_blank">sottomarino nucleare americano</a> arrivato a Sao Vincente...dopo aver navigato fra le isole...L'hanno fatto vedere in televisione nella rada dove verrà costruita la futura base navale americana. </div><div align="justify">Il sommergibile ha navigato nella giornata di sabato quando si è verificato il fenomeno..nella notte fra sabato e domenica sono iniziati a spiaggiarsi in un gruppo di ben 265 delfini.Ma il brutto è che sono in arrivo altri 400 delfini, il cui destino sembra segnato, speriamo vivamente di no, che al momento stanno zizzagando...la radio capoverdiana ha dato l'annuncio confermato poi dalla Capitaneria di Porto.</div><div align="justify"></div><div align="justify">Un abbraccio e che il deserto e l'oceano siano con tutti noi!." </div><div align="justify"><em>Una ragazza di Capoverde</em></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div>Mr.Ghttp://www.blogger.com/profile/02773433957234755419noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-57456151603895515672007-11-25T01:16:00.000+01:002010-04-16T08:51:44.313+02:00Se non fosse tutto vero .. ci sarebbe da non crederci!Conoscete la storia del Giudice De Magistris? ... Eccovi 17 minuti di verità dal Parlamento Europeo (13 novembre 2007).<br /><br />Intervento di Marco Travaglio:<br /><br /><p align="center"><object height="373" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/JnGSJlIHX8I&rel=1&color1=0x5d1719&color2=0xcd311b&border=1"><param name="wmode" value="transparent"><embed src="http://www.youtube.com/v/JnGSJlIHX8I&rel=1&color1=0x5d1719&color2=0xcd311b&border=1" type="application/x-shockwave-flash" wmode="transparent" width="425" height="373"></embed></object></p>Mr.Ghttp://www.blogger.com/profile/02773433957234755419noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-5678756882676324732007-11-24T21:53:00.000+01:002010-04-16T08:51:45.396+02:00Il nostro futuro prossimo ...<div><a href="http://video.google.it/videoplay?docid=-58542176064881375&q=Parlamento+europeo+26-06-07+Luca+Mercalli+sul+cambiamento+climatico+%28con+Beppe+Grillo%29&pr=goog-sl"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5136520916524765058" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUDAg4JShaiPfmc1b3b1_ibVI5Jgi4lo4FiGnasUfOFin95rMG7Tpmf6kfzphxfG4PgW46wRcDItC5zcGVf0ZY5oXeDreddCHKpj7Fy1rXH42qI8_L3eRQs6G9T3HeSUM8L0WabFlA7vY/s320/Mercalli.jpg" border="0" />Parlamento europeo 26-06-07 Luca Mercalli sul cambiamento climatico<br /></a><br /><div></div><br /><div><font color="#666666">24 min 0 sec - 27-giu-2007</font></div><br /><div>Presentazione del metereologo Luca Mercalli sui cambiamenti climatici.</div><br /><div> </div><br /><div> </div><br /><div> </div><br /><div> </div><br /><div> </div><br /><div> </div></div>Mr.Ghttp://www.blogger.com/profile/02773433957234755419noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8648527645726269562.post-70634250722498181922007-11-24T12:39:00.000+01:002010-04-16T08:51:45.400+02:00gnè!<div>ci sono millle altre scuuooleee.......</div>°Gianga°http://www.blogger.com/profile/05943090338963090565noreply@blogger.com0